PALLIUM

PALLIUM Prendersi cura e migliorare la qualità di vita dei pazienti terminali e dei loro familiari è un progetto finanziato dal programma di cooperazione Interreg Italia – Svizzera ideato da:
Cooperativa La Bitta, capofila italiano,
Hôpital du Valais, capofila svizzero,
in partenariato con il servizio di Cure Palliative dell’Asl Vco, la Cooperativa Emisfera, la Fondazione Comunitaria del VCO.

L’idea progettuale nasce dall’intento comune dei partner italiani e svizzeri di promuovere l’accesso alle cure palliative al maggior numero possibile di utenti favorendo nel contempo la permanenza degli stessi nel proprio domicilio con tutti i benefici correlati all’incremento della qualità di vita ma anche alla riduzione dei costi connessi alla cura e assistenza extra domiciliare.
I sondaggi preliminari condotti in fase progettuale hanno evidenziato che nei territori transfrontalieri, aree periferiche e montane, coinvolti nel progetto, per ragioni logistiche e culturali, attualmente accede ai trattamenti palliativi circa il 40% dei potenziali fruitori.
La cooperazione transfrontaliera è un elemento fondante nello sviluppo del progetto. I partner italiani vantano un’esperienza nella gestione di un ampio ventaglio di terminalità oncologiche e non e nei processi di erogazione di servizi domiciliari innovativi. I partner svizzeri dal canto loro, oltre a promuovere interventi finalizzati alla domiciliarità, sono portatori di una consolidata sperimentazione delle cure palliative prevalentemente in regime “simultaneous care”, un sistema che consente l’applicazione simultanea di cure palliative in fasi di malattia ancora potenzialmente suscettibili di terapie attive, e possono operare entro un quadro legislativo che consente sul tema del fine vita di ricorrere anche a opzioni eticamente differenti rispetto alla realtà italiana.
I vantaggi della cooperazione sono pertanto correlati all’opportunità di confronto tra approcci e modelli organizzativi diversi con l’obiettivo di individuare i rispettivi punti di forza da mettere a fattore comune.
Il progetto intende favorire l’accesso alle cure palliative al maggior numero possibile di pazienti, attraverso: a) lo sviluppo di una soluzione tecnologica capace di favorire l’accesso ai servizi ed un livello di assistenza più puntuale e accurato, con il coinvolgimento di operatori sanitari, volontari, medici di medicina generale e di continuità assistenziale;
b) l’intensificazione del supporto psicologico per sostenere la permanenza a domicilio dei pazienti;
c) lo sviluppo di percorsi formativi articolati che coinvolgeranno operatori sanitari, volontari, medici di medicina generale e di continuità assistenziale.
I destinatari principali del progetto sono i pazienti terminali la cui malattia di base, caratterizzata da una rapida evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici. Si tratta di soggetti che rientrano sia nell’ambito della fascia di popolazione oncologica la cui malattia a tutt’oggi nel 50% circa dei casi non ha possibilità di guarigione, sia di pazienti affetti da patologie neurologiche, cardiologiche, nefrologiche ecc. a prognosi infausta. Negli obiettivi progettuali è rivolta una particolare attenzione, relativamente alla fruibilità, qualità e immediatezza di interventi palliativi, ai soggetti residenti nelle zone periferiche e montane di gestione maggiormente problematica.
Le azioni progettuali sono rivolte inoltre ai familiari e ai caregiver per i quali è fondamentale, oltre ad un’adeguata informazione sulle condizioni di salute dei loro cari, il sostegno psicologico non solo nel periodo di malattia del paziente ma anche nel momento successivo all’eventuale decesso.

 

La parola palliativo deriva dalla parola latina pallium che significa mantello, protezione.
Per cure palliative si intende “l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici”. (Legge n.38/1 Art. 2-Definizioni)
Le cure palliative, quindi, sono quell’insieme di cure, non solo farmacologiche, volte a migliorare il più possibile la qualità della vita sia del malato in fase terminale che della sua famiglia.
Le cure palliative sono state definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come “…un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di un’identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e di altre problematiche di natura fisica, psicologica, sociale e spirituale.”

Fonte: https://www.issalute.it/ Sito sviluppato e gestito dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS)

NOI FRAGILI, Noi immortali

Dopo il successo della rassegna estiva, il progetto PALLIUM propone nuove occasioni di incontro per mettere al centro temi importanti come le relazioni, la fragilità, la morte e il ruolo che i media e la tecnologia hanno nella loro narrazione nella rassegna: NOI FRAGILI, Noi immortali